I CRICETI

Le due specie di criceto più comuni sono il criceto dorato o siriano, Mesocricetus auratus, e il criceto russo, Phodopus campbelli. Recentemente sono arrivate nei negozi di animali le altre tre specie (criceto cinese, siriano e di Roborowsky). Fino a poco tempo fa si riteneva che il criceto russo e quello siberiano facessero parte della stessa specie, rappresentando due varietà o due sottospecie. Ora si considerano due specie distinte, sebbene nel loro mantello tipico siano molto difficili da differenziare. Il criceto russo, precedentemente classificato come P. sungorus, è ora denominato P. campbelli, mentre il termine P. sungorus viene riservato al criceto siberiano. I criceti sono animali notturni e scavano tane nel terreno. Sono piuttosto semplici da mantenere in cattività, ma richiedono un po’ di attenzione tutti i giorni; inoltre hanno una vita molto breve e quindi sono poco adatti come animali da compagnia per i bambini. In genere sono docili, ma all’occorrenza possono infliggere morsi dolorosi. 

Criceto dorato (Mesocricetus auratus)

Il peso è di circa 100-150 gr. Origina dal Medio Oriente da zone semidesertiche a clima caldo e arido. Nell’ambiente naturale vive in profondi tunnel che lo proteggono dall’ambiente desertico. Possiede una breve coda e un pelo molto corto. La colorazione originale è marrone dorata con il ventre bianco-grigiastro, ma in seguito sono state sviluppate molte varietà: cannella, crema, bianco, albino, ecc., e un tipo a pelo lungo detto “teddy bear”. Una caratteristica particolare è costituita da un paio di ghiandole cutanee (sebacee) poste sui fianchi che appaiono come macchie scure della pelle, e che sono molto più evidenti nei maschi. Sono utilizzate per marcare il territorio e hanno un ruolo nel comportamento sessuale. Non devono essere scambiate per tumori o parassiti. Possiedono 7-11 paia di mammelle. La temperatura corporea è di 36,5-37,5°C. E’ un animale molto territoriale e combattivo con i suoi simili e va alloggiato da solo per evitare lotte e cannibalismo. 

Potenziale di vita:2-3 anni

Peso da adulto:100-150 grammi (le femmine sono leggermente più grosse) 

Temperatura ideale dell’ambiente: 18-22°C

Umidità ideale: 30-70%

Maturità sessuale: maschi: 10-14 sett. femmine 6-10 sett. 

Gravidanza:15 1\2 – 16 giorni

Numero medio di cuccioli:5 -10

Età dello svezzamento: circa 3 settimane

 

Criceto russo (Phodopus campbelli)

Spesso viene erroneamente venduto come lemming, che è una specie del tutto diversa (Lemmus lemmus). E’ più piccolo del criceto dorato, pesando solo 30-50 gr, anche se la struttura del corpo è simile.  Origina dalle steppe di Russia, Siberia e Mongolia, zone a clima freddo, possiede infatti una pelliccia molto folta. E’ grigio con una striscia dorsale più scura e pelo più chiaro sul ventre, anche se in commercio sono presenti molte varietà, tra cui crema o arancio. Anche le zampine e la coda sono ricoperte di pelo. Possiede una sola ghiandola odorifera cutanea, in corrispondenza dell’ombelico, ricoperta da secreto ceruminoso. Può essere tenuto in colonie, in quanto è meno aggressivo verso i suoi simili. E’ molto più attivo e vivace del criceto dorato e quindi è più difficile da maneggiare. Sopporta meglio il freddo che il caldo, e muore a temperature superiori a 35°C. E’ notturno, ma presenta degli sporadici periodi di attività durante il giorno.

Potenziale di vita;1,5-2 anni

Peso da adulto:30-50 grammi  (i maschi sono leggermente più grossi)

Maturità sessuale :2 mesi

Durata del ciclo estrale:4 giorni

Gestazione: 18-21 giorni

Numero medio di cuccioli:4-6 (range 1-9)

Età dello svezzamento:circa 2 sett.

 

 

Caratteristiche anatomiche e fisiologiche dei criceti

Sono caratterizzati dalla presenza delle tasche guanciali, in cui immagazzinano il cibo da trasportare nella tana. Le tasche sono formate da invaginazioni della cavità orale e si estendono verso il collo fino alle scapole.. Hanno una parete muscolare rivestita da epitelio e sono molto distensibili. Talvolta i proprietari le scambiano per tumori o ascessi. Gli incisivi sono a crescita continua, mentre i molari sono a radice fissa. Quando la temperatura scende sotto gli 8°C vanno in ibernazione; se la temperatura sale, diventano rapidamente attivi, quindi è bene che abbiano sempre a disposizione cibo non deperibile e acqua fresca. I criceti in ibernazione possono apparire comatosi o morti al proprietario inesperto. Anche i criceti sono coprofagi e assumono direttamente dall’ano le feci circa 20 volte al giorno.

Alloggio 

La gabbia deve essere sufficientemente spaziosa da permettere una certa attività, deve essere a prova di fuga, facile da pulire e priva di punte e margini taglienti. I materiali migliori sono acciaio, plastica dura, plexiglas o vetro, che resistono alla corrosione. E’ preferibile un pavimento solido con abbondante lettiera di materiale che non sia tossico e polveroso, quale carta a pezzetti e trucioli (non usare lettiere da gatti). La gabbia va arredata con una ruota e altri oggetti per l’esercizio, ad esempio piccoli tubi orizzontali e verticali posti nella gabbia, attraverso cui amano molto correre, e scatole con diverse aperture attraverso cui possono infilarsi. E’ molto importante fornire una casetta in cui il criceto costruisce il nido. Soprattutto in considerazione delle piccole dimensioni dei criceti la gabbia deve essere a prova di fuga; se scappano i criceti sono molto difficili da trovare e difficilmente ritornano nella loro gabbia. Un criceto libero di vagare per la casa è esposto a molti pericoli, inoltre può rosicchiare i mobili e i fili elettrici. Almeno una volta alla settimana si deve procedere ad una pulizia accurata della gabbia e degli elementi di arredo, utilizzando acqua calda e sapone o varechina diluita, da risciacquare con cura. I contenitori dell’acqua e del cibo andrebbero puliti e disinfettati tutti i giorni. I criceti dorati sono animali solitari che non sopportano la presenza di altri criceti, e vanno alloggiati da soli. I criceti russi e siberiani possono essere sistemati in gruppi di un maschio e 1-2 femmine, o in piccoli gruppi dello stesso sesso, purché i gruppi siano formati quando sono ancora giovani. Infatti l’introduzione di un adulto estraneo può portare a lotte feroci, anche fino all’uccisione. I criceti di Roborowsky non devono essere tenuti nelle normali gabbie da criceti, in quanto possono passare per spazi piccolissimi e darsi alla fuga; vanno tenuti invece in contenitori dalle pareti lisce, di plastica o plexiglas. Nella gabbia deve essere sistemata una casetta, dei tubi di plastica o cartone, e una ruota. Il fondo deve essere liscio, senza sbarre. Nel caso dei criceti cinesi è rischioso tenere una coppia insieme, e in tal caso occorre osservare attentamente se si verificano lotte tra i due animali, nel qual caso vanno separati. Di norma è il maschio che finisce per avere la peggio, e spesso viene ucciso dalla compagna. E’ quindi consigliabili tenerli separati.

Alimentazione

E’ sconsigliabile una dieta prevalentemente a base di semi (“mix per criceti”), che contiene troppo grassi ed è carente di proteine e vitamine. L’alimentazione ideale è a base di pellet per roditori che contenga almeno il 16% di proteine e il 4-5% di grassi. Una dieta che contenga più del 7-9% di grassi può causare un aumento della mortalità. La dieta viene integrata con piccole quantità di cereali soffiati senza zucchero, pane integrale, pasta cruda, carne di pollo cotta, tonno senz’olio, formaggio, frutta e verdura fresche accuratamente lavate. Acqua fresca e pulita deve essere sempre a disposizione. Dal momento che i criceti immagazzinano grandi quantità di cibo, se ne hanno la possibilità, occorre fare attenzione che questo non fermenti, soprattutto per la presenza di vegetali freschi.

Riproduzione

In cattività i criceti si riproducono tutto l’anno. I maschi di criceto dorato vanno accoppiati per la prima volta quando hanno 10-14 settimane, le femmine quando ne hanno 6-10. Il ciclo estrale dura circa 4 giorni. Quando si avvicina il momento dell’accoppiamento da vulva della femmina esce del muco sottile, filiforme. La femmina viene allora posta nella gabbia del maschio circa un’ora prima del buio. La coppia va tenuta accuratamente sotto osservazione per controllare l’accoppiamento o eventuali lotte. Infatti, in questa situazione la femmina può essere molto aggressiva e ferire il maschio. In caso di lotta la coppia va separata immediatamente. Se la femmina è recettiva assume una posizione di lordosi con gli arti posteriori allargati e la coda alzata. Dopo l’accoppiamento, il maschio deve essere subito allontanato. Il primo estro fertile si manifesta 2-18 giorni dopo lo svezzamento. Due giorni dopo l’accoppiamento si forma un abbondante scolo vaginale bianco-grigiastro. Nei giorni precedenti e successivi al parto la femmina non deve essere disturbata, evitando di maneggiarla e di pulire la gabbia, altrimenti possono verificarsi casi di cannibalismo verso i piccoli o il loro abbandono. La femmina gravida di criceto dorato deve essere alloggiata da sola, mentre quella di criceto russo può essere lasciata con il maschio, che aiuta a prendersi cura dei piccoli. Deve avere a disposizione abbondante materiale per fare il nido (sono consigliati fazzoletti di carta) e una scorta di cibo sufficiente. I piccoli non vanno toccati per i primi 7 giorni di vita. A volte le femmine, soprattutto se spaventate o disturbate, infilano i piccoli nelle tasche guanciali e li depositano nuovamente nel nido poco più tardi, quando pensano che il pericolo sia passato. Talvolta però i piccoli soffocano, soprattutto se la femmina è disturbata per un lungo periodo. I piccoli alla nascita sono completamente inetti, nudi e con gli occhi chiusi, ma presentano già gli incisivi. Il pelo inizia a crescere a 9 giorni nel criceto dorato e a 3-4 in quello russo. Lo svezzamento avviene a 20-25 giorni nel criceto dorato e a 14 in quello russo, anche se i piccoli iniziano ad assumere cibo solido prima. E’ opportuno lasciare a disposizione del cibo sul pavimento della gabbia, in modo che sia facilmente accessibile, ad esempio del pellet inumidito; anche l’acqua deve essere facilmente accessibile a piccoli. I piccoli orfani non hanno possibilità di sopravvivere; non ha successo né il tentativo di affidarli a una balia né quello di allattarli artificialmente. I piccoli di criceto dorato vanno separati e alloggiati singolarmente dopo i 50 giorni di età. Nel criceto dorato il calore non ritorna fino allo svezzamento dei piccoli. Le femmine di criceto russo e siberiano presentano un estro post-partum a 24 dal parto, ma non è consigliabile riprodurle con troppa frequenza. Per la riproduzione conviene tenere i criceti di Roborowsky in coppia. I piccoli sono allevati insieme dal padre e dalla madre, che non devono quindi essere separati. Entro pochi giorni dal parto la femmina può tornare in calore, e avere fino a quattro gravidanze durante la stagione riproduttiva, che va da aprile a settembre. I piccoli, che alla nascita pesano circa un grammo, aprono occhi e orecchie a due settimane, e a diciannove giorni sono già svezzati e pronti a lasciare la madre. All’età di 1-1,5 anni la femmina diventa sterile. I criceti di Roborowsky non sono molto facili da riprodurre in cattività. Alcune femmine non si riproducono mai, oppure iniziano solo a 7-8 mesi d’età. Per avere qualche probabilità di avere dei piccoli criceti di Roborowsky, si deve lasciare ai genitori molta privacy, e disturbarli meno possibile. I criceti cinesi sono estremamente difficili da riprodurre, perché hanno delle richieste ambientali (fotoperiodo, temperatura, assenza di stress, ecc.) che sono al di là delle possibilità del comune proprietario, e ricreabili solo in laboratorio. 

Come maneggiare il criceto

I criceti sono in genere animali docili, ma soprattutto se spaventati o se svegliati bruscamente possono mordere. Un soggetto nervoso può essere estratto dalla gabbia facendolo entrare in un barattolo vuoto e depositandolo poi in una scatola di cartone, da dove può essere afferrato più facilmente e senza l’impiccio degli arredi della gabbia. Mentre un soggetto docile può essere tenuto nel palmo di una mano e esaminato con l’altra, una presa più sicura consiste nell’afferrare un’abbondante piega di pelle a livello della nuca, sufficiente a impedire che il criceto riesca a girarsi e a mordere. La cosa più importante da ricordare quando si maneggia un criceto è che può mordere e fare male. Inoltre si lanciano facilmente dalle mani con il rischio di cadere a terra e ferirsi, se non vengono tenuti in modo sicuro. I criceti di Roborowsky sono particolarmente difficili da contenere, per le piccole dimensioni e la velocità con cui si muovono.